Energia geotermica: di cosa si tratta
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Che cos’è l’energia geotermica?
L‘energia geotermica è un tipo di energia che viene generata grazie al naturale calore prodotto dal pianeta Terra. Nelle profondità del sottosuolo terrestre, infatti, vengono raggiunte temperature molto alte. Le acque che passano nel sottosuolo si riscaldano, generando vapore. Tale vapore, che avrà caratteristiche differenti a seconda della profondità e della temperatura a cui viene generato, può essere convogliato in superficie grazie ad apposite trivellazioni. A questo punto esso andrà ad alimentare una turbina, la quale genera un’energia naturale e pulita, che non emette inquinanti tossici. Il vapore può inoltre essere facilmente recuperato dalle turbine stesse e, immettendo acqua fredda nelle profondità, è possibile reintegrare il flusso di vapore rendendolo costante.
L’energia geotermica è una fonte di energia rinnovabile, che, grazie alle sue particolari caratteristiche, può essere sfruttata sia come fonte di energia elettrica che come fonte di calore.
Oggi, per via del cambiamento climatico e del disastro ambientale che esso comporta, è assolutamente necessario ricorrere alle energie rinnovabili per poter salvaguardare il pianeta.
I pro e i contro dell’utilizzo dell’energia geotermica
L’energia geotermica presenta numerosissimi vantaggi:
- è una fonte di energia rinnovabile, grazie al ricircolo del vapore, priva di scarti. Questo consente un risparmio anche di natura economica;
- è pulita, cioè non produce emissioni di CO2 o polveri sottili;
- consente di produrre una quantità di energia maggiore rispetto alle altre fonti rinnovabili, quali l’eolica o la solare;
- consente una produzione di energia continua che prescinde dalle condizioni climatiche o dalla presenza di luce solare.
Come per ogni cosa, esistono però anche degli svantaggi:
- è difficile individuare i giacimenti, che si trovano spesso a grosse profondità;
- le centrali sono generalmente antiestetiche e presentano un odore sgradevole, che deve essere eliminato tramite sistemi di abbattimento.
Come funziona un impianto geotermico
All’interno di un impianto geotermico c’è una pompa di calore acqua/acqua, in cui un fluido, che viene definito primario, mantiene sempre la stessa temperatura, consentendo così di lavorare a qualsiasi temperatura sia presente nell’ambiente circostante.
Tipi di impianto geotermico
Gli impianti geotermici possono essere di diverse tipologie:
- Sonde verticali: è la tipologia classica, in cui molte sonde vengono inserite nel terreno a diverse decine di metri dal suolo tramite trivellazione. Una volta che le sonde vengono calate e sigillate tramite un’apposita malta, queste non potranno più essere recuperate: per questo si crea un doppio circuito di scorta.
- Sonde orizzontali: in questo caso vanno utilizzate sonde di maggior lunghezza, poiché arrivando meno in profondità raggiungono una superficie il cui calore è garantito praticamente solo dall’irraggiamento solare in superficie. Questa soluzione è perfetta quando ci sono degli importanti sbancamenti di terreno, ma la potenzialità è naturalmente molto più bassa;
- Sonde a spirale: si ha una realizzazione quasi orizzontale, in cui però si raggiungono profondità pari a circa 4/6 metri. Qui il terreno mantiene il riscaldamento ricevuto dall’irraggiamento solare, pur non riscaldandosi mai eccessivamente, così da garantire un’ottima efficienza della pompa di calore;
- Pali energetici: sono sonde verticali inserite all’interno di pali di fondazione. Possono arrivare da alcuni metri di profondità sino a 15/20 metri. È un sistema molto utile negli edifici dotati di molte palificazioni.