Impianto fotovoltaico: curiosità
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L’impianto fotovoltaico rappresenta una delle frontiere delle green energy. Sia nella versione a isola sia in quella connessa alla rete elettrica, permette di sostituire o, quanto meno, integrare l’energia proveniente dai combustibili fossili e da altre fonti, rinnovabili e non.
I sistemi a pannelli si rivelano, quindi, una soluzione intelligente e particolarmente conveniente. Questo vale soprattutto nelle zone del mondo dove, per la maggior parte dell’anno, il clima è sereno e il numero delle ore diurne consente di armonizzare domanda e offerta. Tra incentivi statali e numerose campagne di sensibilizzazione contro l’inquinamento, tali strutture hanno trovato ampia diffusione in tutta la penisola. Alto è il grado di apprezzamento nelle regioni del sud Italia, con Puglia e Sicilia in testa alla classifica.
L’argomento è, quindi, di grande interesse, ma pochi lo conoscono approfonditamente. Alcuni aspetti riguardo la terminologia, il recupero dei materiali e il funzionamento in caso di maltempo risultano ancora un po’ ambigui.
Impianto fotovoltaico e solare: sono la stessa cosa o no?
Anche se le espressioni vengono considerate intercambiabili, la risposta alla domanda è negativa. La differenza tra i due sistemi consiste nella finalità: il primo serve a ottenere energia elettrica, mentre il secondo a scaldare l’acqua sanitaria e quella destinata al funzionamento dell’impianto termico.
Come il pannello fotovoltaico, anche quello solare capta i raggi luminosi per trasformarli in energia, senza produrre CO2. In entrambi i casi, il risultato è una riduzione significativa delle bollette che, a volte, potrebbero avere un saldo negativo.
Montaggio e strutture adottate per l’impianto solare e quello fotovoltaico
Tra i due tipi di sistema possiamo notare alcune differenze, in particolar modo sull’installazione e sul materiale. Montare i pannelli solari è più facile e richiede meno tempo, soprattutto nei contesti civili, poiché di solito basta un solo modulo per far fronte alle necessità quotidiane. Un’altra diversità è evidente nella conformazione delle singole unità. Nel pannello fotovoltaico notiamo la presenza di celle per convertire l’energia luminosa in elettricità; in prossimità di quello solare, invece, è presente un serbatoio per il riscaldamento dell’acqua.
Componenti in gran parte riciclabili
Pochi ne sono al corrente. Una volta esaurita la loro funzione, i pannelli dell’impianto fotovoltaico sono idonei al riciclo. Le componenti permettono un recupero complessivo fino all’85% dei quantitativi iniziali, da destinare ad altri utilizzi. Se effettuato in linea con le direttive RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), il conferimento dei moduli rappresenta una grande opportunità per salvaguardare l’ambiente e ridurre le emissioni inquinanti.
Pannelli fotovoltaici e condizioni meteo
Quando il cielo è coperto, l’impianto fotovoltaico lavora o no? Non avvengono interruzioni dell’attività, anche se le prestazioni sono inferiori del 25-30% rispetto a quelle garantite nelle belle giornate. Ma c’è di più: le temperature esterne devono essere pari o inferiori ai 25°C, onde evitare il surriscaldamento delle parti in silicio.
Contrariamente a quanto si crede, infatti, non è vero che più fa caldo e più il sistema è efficiente. A fare veramente la differenza è la durata del periodo tra l’alba e il tramonto, quindi dell’irraggiamento. E, nei sistemi più all’avanguardia, la presenza di accumulatori per far fronte alle riduzioni di rendimento.