Manutenzione degli impianti antincendio, una questione di sicurezza
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Quando si tratta di garantire la sicurezza nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro, è fondamentale installare dispositivi in grado di prevenire incidenti o rilevare tempestivamente situazioni pericolose. Tra tutti, gli impianti antincendio svolgono un ruolo chiave nell’identificare e segnalare la presenza di incendi.
Diverse tipologie di impianti antincendio
Sul mercato, è possibile trovare una varietà di impianti antincendio, ciascuno con caratteristiche funzionali e tecniche uniche. Questi possono essere suddivisi in due categorie principali: impianti passivi e impianti attivi.
Gli impianti passivi comprendono sistemi come ventilazioni, porte resistenti al fuoco e pareti tagliafuoco. La loro funzione principale è contenere l’incendio, riducendo al minimo i danni a persone e beni grazie ai materiali ignifughi utilizzati.
Gli impianti attivi, invece, servono a rilevare e spegnere gli incendi. Un allarme si attiva al minimo segnale di fumo o fiamme per attirare l’attenzione delle persone presenti e, successivamente, un getto d’acqua viene spruzzato per spegnere rapidamente l’incendio. Tuttavia, è essenziale effettuare una manutenzione regolare di questi impianti per prevenirne usure o malfunzionamenti che potrebbero causare problemi durante un incendio.
Importanza della manutenzione dell’impianto antincendio
La manutenzione degli impianti antincendio deve essere affidata a ditte specializzate con competenze e attrezzature adeguate. Queste ditte devono rispettare i requisiti stabiliti dal DM 37/08, mentre l’incaricato della struttura deve verificare che le operazioni vengano eseguite regolarmente.
Gli interventi minimi necessari durante la manutenzione includono:
– Estintori portatili: verifica di tutti i comandi di funzionamento, stato del corpo estintore e supporto, nonché la pressione di carica con l’uso degli strumenti appropriati.
– Maniglioni antipanico: pulizia dei diffusori senza presenza di polvere, lubrificazione adeguata e autonomia nell’alimentazione.
– Idranti: verifica del completo srotolamento e del riavvolgimento regolare, corretta fissazione del sistema e mantenimento della pressione nei parametri stabiliti dalla normativa.
– Pulsanti di allarme: assicurazione della presenza e dell’integrità del martelletto per la rottura del vetro, oltre alla visibilità e facilità d’uso del pulsante.
– Segnaletica di sicurezza: controllo della corretta posizione e leggibilità della planimetria.
Rispettando rigorosamente questi criteri e conducendo controlli periodici accurati, è possibile garantire un funzionamento adeguato degli impianti antincendio. Un corretto funzionamento può salvare vite umane e prevenire danni significativi a persone, beni e ambienti.