Impianti elettrici: livelli e differenze
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Il progetto per l’installazione, l’ampliamento e la trasformazione dell’impianto elettrico è obbligatorio ed è regolata dal DM 37/08. Affinché il lavoro venga svolto nel modo corretto serve affidarsi ad un professionista, ma non è sufficiente. Vi sono degli aspetti che devono essere decisi insieme ed uno di questi è il livello del’impianto. Per capire quale sia la giusta dimensione per la propria casa serve sapere che deve essere conforme alla legge CEI 64-08. Esso ripartisce tre livelli entro cui un impianto nella norma deve sottostare.
Cosa sono i livelli dell’impianto elettrico
Per poter spiegare chiaramente che cosa si intende con i vari livelli dell’impianto elettrico serve nominare alcune normative. Essi vengono riportati all’interno della legge CEI 64-08, ovvero quella che si riferisce all’impiantistica residenziale. Nel 2012 è stata elaborata una nuova versione della norma dove vengono introdotti tre livelli differenti a seconda dell’impianto da ristrutturare. Sono tre ed il più basso, ovvero il primo, sancisce le condizioni minime necessarie per considerare un impianto sicuro d efficiente e di conseguenza idoneo a ricevere la dichiarazione di conformità. Andiamo dunque a vedere quali sono questi tre livelli.
I tre livelli degli impianti elettrici
Come abbiamo già accennato, i livelli di impianti elettrici si distinguono in questo modo:
- Base
- Standard
- Domotico
Il primo livello è il minimo consentito affinché l’impianto possa essere considerato sicuro, al di sotto di esso non è possibile scendere. Se non si rientra in questi parametri l’immobile viene considerato inagibile. Nei casi di compravendita le dichiarazioni di conformità sono documenti obbligatoriamente richiesti. Vediamo dunque più nel dettaglio le tre tipologie.
Livello 1: Base
Come già detto, raggiungere almeno il primo livello è obbligatorio per l’impianto elettrico. Questo è progettato per garantire un buon livello di sicurezza ed è realizzato con un numero minimo di punti-prese e punti-luce e almeno due interruttori differenziali.
Livello 2: Standard
Al di sopra del minimo necessario troviamo il livello standard. Per chi desidera una maggiore sicurezza ed efficienza nella propria abitazione, è consigliato optare per questo secondo livello. Oltre alla protezione basilare prevede anche il montaggio di videocitofoni e sistemi antintrusione, vi sono più punti-luce e punti-prese ed è caratterizzato da una maggiore attenzione ai consumi.
Livello 3: Domotico
Se desideri una casa al top della sicurezza, dell’efficenza e della sostenibilità, il livello tre è sicuramente il più adatto per l’impianto elettrico che desideri montare. Esso è il migliore tra i tre ed è pensato per chi desidera raggiungere il massimo del risparmio. Oltre alle funzioni già accennate con i primi due livelli vengono inserite altre funzioni come il controllo carichi, gestione comando luci, rilevazione gas e molto altro.
Dotazione per ogni livello di impianto elettrico
Con dotazione di un impianto ci si riferisce al numero minimo consentito di circuiti, prese e punti luci all’interno della casa. Essa cambia in base al livello deciso e di conseguenza muterà anche il costo per la realizzazione di questo. Inoltre, per qualsiasi dei tre livelli è consentita l’espandibilità dell’impianto. Con ciò si sottolinea la possibilità di modificare ed ingrandire quello già presente nell’abitazione per renderlo conforme al nuovo livello. Sia che si tratti di una installazione nuova, sia che si tratti dell’integrazione di un impianto già presente, il tecnico è incaricato a rilasciare la certificazione di conformità al termine dei lavori.